L’arte Marziale per i non vedenti, gli ipovedenti e i non udenti
Iniziano il 29 agosto i Giochi Estivi Paralimpici di Londra 2012.
Il Judo è presente tra gli sport paralimpici per i non vedenti o ipovedenti.
Dal 30 agosto al 1 settembre, 84 uomini e 48 donne si contenderanno le 13 medaglie d’oro, gli argenti e i bronzi, messi in palio nelle usuali categorie di peso delle Olimpiadi di Londra 2012.
Praticare Judo per non vedenti, ipovedenti e non udenti è possibile senza alcuna limitazione; ne sono testimoni gli atleti che nel corso degli anni hanno frequentato i corsi anche agonistici della nostra palestra. Nell’allenamento quotidiano non c’è nessuna limitazione, se non la semplice accortezza da parte del partner di andare a guadagnare il contatto col non vedente.
Il difetto visivo o uditivo non influenza affatto negativamente la preparazione atletica, anzi, molti tecnici di Judo programmano degli incontri ad occhi bendati, per permettere agli atleti di sviluppare tutte le altre sensazioni a cui il fisico ialbistintivamente reagisce prima ancora del riscontro visivo.
Gli atleti paralimpici vengono suddivisi dalla IBSA (International Blind Sport Federation) in tre categorie basate sul difetto visivo:
B1 Percezione della luce, ma senza la capacità di riconoscere la forma di una mano a qualsiasi distanza o in qualsiasi direzione.
B2 Capacità di riconoscere la forma di una mano, acuità visiva di 2/60 o campo visivo inferiore a 5 gradi.
B3 Acutezza visiva tra 2 e 6 sessantesimi o un campo visivo da 5 gradi ai 20 gradi.
A livello agonistico le differenze dal Judo per i normodotati sono davvero minime:
- gli atleti non devono guadagnare la presa, ma impostano la presa al bavero e al braccio prima dell’hajime e l’arbitro chiama il matte quando gli atleti perdono il contatto.
- per gli atleti non vedenti, non esiste sanzione per l’uscita dall’area di gara, in quanto non può essere volontaria.
- per gli atleti non udenti l’arbitro indica l’inizio o la sospensione dello shiai (combattimento) con un colpetto sulla spalla.
Allo scopo di permettere all’arbitro di applicare le situazioni sopra dette, i Judogi degli atleti con particolari limitazioni hanno dei segni distintivi.
Se l’atleta paralimpico è completamente non vedente, viene evidenziato con un cerchio rosso cucito sulle braccia.
Se l’atleta è anche non udente, viene evidenziato con un cerchio blu sul retro del Judogi.
Purtroppo nessun atleta italiano è tra i qualificati alle finali Paralimpiche di Londra 2012.
Nell’attesa che i giochi inizino, guardiamoci o ascoltiamo le emozioni dei campionati Europei del 2011, dove i migliori atleti si sono qualificati per accedere alle Olimpiadi.