Il covid ha imposto due anni di ferma allo storico Judo & Avventura, stage estivo residenziale che, ogni estate, animava per tre settimane l’appennino bolognese impegnando centinaia di judoka dai dieci ai sedici anni provenienti da tutta la penisola assieme a campioni nazionali, europei, iridati e medaglie olimpiche (ricordiamo Emanuela Pierantozzi, Anaysi Hernandez, Damon Umoltz, Ilenia Paoletti, Elena Vasile, Rostand Melaping). Tantissimi i Tecnici che sono venuti da tutta la penisola, con o senza le loro squadre, ad onorare l’evento e portare la loro esperienza. Molti atleti che hanno imparato a vivere e prepararsi sportivamente in questo ritiro, sono poi divenuti dei campioni conquistando medaglie a livello nazionale e internazionale. L’esperienza, inserita nel progetto Erasmus, è stata studiata da varie Università italiane, europee e americane.
Quest’anno l’evento è stato riproposto con una nuova location e un nuovo nome. “Un Mare di Judo” si è svolto a San Benedetto del Tronto (AP) dal 17 al 23 luglio. Sede del campo l’accogliente Casa Vacanze “Maria Immacolata” con parco e palestra a poche centinaia di metri dal mare. Così, alle immancabili tre sedute di judo giornaliere (due tecniche e una di functional trayning) si sono aggiunte anche due ore di relax e giochi in spiaggia. Ci sono state proiezioni cinematografiche e feste serali. La vicinanza all’appennino abruzzese e marchigiano ha permesso inoltre interessanti trekking sia cittadini (la storica “Civitas Fedelissima” Civitella Del Tronto) che nelle splendide, fresche e ossigenatissime forre dei Monti Sibillini (Gole dell’Infernaccio, sorgenti del Lambro, Cascata della Forcella). Emozionantissima e rigeneratrice l’esperienza de “Lu Vurghe”, antica fonte termale romana a ridosso delle pure acque di un torrente. Indimenticabile la possibilità di poter godere di un bagno tonificante con temperatura dell’acqua che varia armonicamente dal caldo al tiepido al freddo. Fonte di emozione anche la visita al vicino “Albero del Piccioni”, gigantesco platano cavo con oltre cinquecento anni di età.
Lo stage si è concluso con una coinvolgente gara a squadre e, durante il pranzo finale al quale hanno partecipato anche parenti e amici, sono avvenute le premiazioni.
Ringraziamo per la sensibilità. la cura e la pazienza dimostrata nonchè per la serenità trasmessa a tutto il gruppo da tutte le componenti dell’istituto che ci ha ospitato diretto dalla sempre presente e disponibile Suor Maria Flaviana. Un grazie a tutti i giovani atleti che hanno partecipato e ai loro familiari che, ancora una volta, hanno creduto nel progetto educativo, sportivo e umano del Budokan Institute.