Sabato 15 e domenica 16 dicembre hanno avuto luogo le finali del Campionato Italiano Master di Judo 2018. Sede di gara il palazzetto dello sport di Latina e cerimonia di premiazione presso il locale museo civico. 145 gli atleti ammessi a disputare la fase finale ovvero tutti quelli che, nel corso delle cinque prove di qualificazione del 2018 sono riusciti ad andare almeno una volta a podio. Tre gli atleti del Budokan Institute che hanno preso parte alla lotta per il titolo tricolore: Ilenia Paoletti, Fabio Masiello e Luigi Semeraro. Tutti e tre gli atleti si sono aggiudicati incontri, ma solo due sono entrati nei final block ovvero hanno avuto accesso alla lotta per le medaglie e i titoli. Fabio Masiello, disputa il match per il bronzo ma non ce la fa e si ferma ad un quinto posto di spessore. Missione compiuta, invece per Ilenia Paoletti (da poco ritornata alle gare dopo uno stop per infortunio): vince tutti gli incontri ad esclusione della finale con la toscana Debora Lascialfari. Ilenia aggiunge la medaglia d’argento del Campionato Italiano Master 2018 al suo già prestigioso palmares. In contemporanea a questi campionati si sono svolti altri eventi con protagonisti i nostri atleti. Al “35 éme Tournoi International d’AIX” ad Aix en Provence in Francia ha preso parte Andrea Bertuzzi convocato nelle fila della Rappresentativa Regionale Emilia Romagna. Nell’evento di levatura mondiale Andrea, ritornato alle gare dopo un mese di stop a causa di un lieve infortunio, si è aggiudicato un incontro. A Parma hanno avuto luogo gli esami per i passaggi di grado e quelli per la qualifica di Insegnante Tecnico di primo livello. Tutti i ragazzi del Budokan Institute, seguiti nella preparazione dai Maestri Guglielmo Ognibene e Elisabetta Rossini, hanno superato brillantemente le prove teoriche e pratiche ed hanno conseguito i seguenti risultati: primo dan di judo per Giordano Giordani e Ivano Nanni; secondo Dan di Judo per Federico Sassi e Marcello Ligorio; Marcelo Ligorio e Michele Troiani si sono laureati Aspiranti Allenatori. Un vivo ringraziamento a Otello Maria Roscioni per il prezioso contributo.